venerdì 1 febbraio 2013

► Colpo di mano al Senato sui Parchi - Allarme di sette Associazioni Ambientaliste

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Pensieri in libertà, trovati in rete a questo proposito e che condivido pienamente...

..."La verità è che c'è un disegno nazionale, al quale Federparchi, Legambiente, il PD hanno deciso di aderire o addirittura di guidare, per calare la gestione delle aree protette verso i portatori di interessi specifici (le comunità locali, gli agricoltori, i cacciatori) anzichè verso gli interessi generali, nazionali ed internazionali. Le proposte di legge appro...vate in Parlamento in questi mesi lo dimostrano: si mettono gli agricoltori nei consigli dei Parchi, peraltro dimenticando gli operatori turistici che nei Parchi dovrebbero contare qualcosina, e si tolgono università, ambientalisti e ministeri.... Tutto questo sancendo che i rappresentanti delle comunità locali già abbondantemente presenti nei consigli direttivi sono evidentemente incapaci di rappresentare le istanze delle varie categorie, che se non sono nei consigli non vengono rappresentate ? O forse ci sono solo motivi elettorali dietro tutto cio ? E poi si lasciano i Parchi senza nomine per mesi, lasciandoli gestire ai Consigli Direttivi senza presidente, come se questo non fosse contro la legge e svilisse il ruolo degli Enti di gestione. E tutto questo quando Ministro e Regioni sono dello stesso schieramento, quindi senza nessuna vera ragione politica se non lotte intestine ai partiti per la gestione delle poltrone".....  " non sono per nulla condivisibili posizioni che servono solo a coprire manovre di bassa politica, che regalano i Parchi a politici di nessuno spessore. Le cariche istituzionali devono essere assegnate a persone di elevata qualifica morale, certamente, ma anche di esperienza e capacità dimostrata.
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LE PERICOLOSE ALLEANZE DEI PARCHI ITALIANI

ROMA: verso gli stati generali delle aree protette. In un'affollata sala affrescata di nuvolette e statue discinte, le solite figure preventivamente accordate come un'orchestrina e intente a confabulare in preoccupanti quanto ormai consunti capannelli, affermano che i Parchi non si salveranno se non si alleano con quelli che fino ad oggi li hanno attacc...ati. Parlano: Renzi, che ha perso di vista i Parchi da ormai molti anni, Stella Bianchi del PD che come responsabile ambiente dovrebbe almeno visitare un paio di parchi nazionali prima di dire le solite banalità, Grimaldi del ministero che si nasconde dietro il contributo ordinario ai Parchi per nascondere l'assenza del Ministero nelle politiche di indirizzo delle aree protette. La politica delle aree protette è stata così debole in questi anni da dover sventolare bandiera bianca ed arrendersi a chi le è stato fino ad oggi nemico. Vengano nei consigli direttivi gli agricoltori, certamente portatori di interessi generali (SIGH !!), anche perchè evidentemente i consiglieri delle comunità locali sono totalmente incapaci di rappresentare queste categorie. Poi si metteranno i pescatori, gli albergatori, i gestori dei campi da golf, i fungaioli ed i boscaioli e perchè no anche le pro loco. Bravo Carlo Alberto Graziani per aver espresso una voce fuori dal coro. La natura d'Italia cominci a tremare.......siamo nelle mani del Senatore Antonio d'Alì, indagato per rapporti con la mafia.....certo, ma se i parchi non cercano degli alleati......Avanti così, Gambadilegno è dei nostri ???

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