sabato 10 novembre 2012

► E 55 Mestre Orte - a chi serve???

E 55 - a chi serve?
La politica e i media ci stanno dicendo tutta la verità?
 Venerdì 16 novembre 2012 ore 21.00,
sala Buzzi, via Berlinguer 11 - Ravenna

Intervengono: Mattia Donadel e Rebecca Rovoletto (Opzione Zero - Riviera de Brenta); Leonardo Senni (WWF - Emilia Romagna); Silvia Pattuelli (Salviamo il Paesaggio - Prov. Ravenna). Modera Maurizio La Rosa (Salviamo il Paesaggio - Ravenna).

Il nuovo progetto autostradale Orte-Cesena-Mestre è stato inserito dal Governo Monti fra le opere prioritarie da realizzare in project financing e sta per essere sbloccata dal CIPE (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica), come stanno da mesi promettendo il Ministro Passera e il suo braccio destro Ciaccia.

La nuova autostrada attraverserà cinque Regioni - Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto - e ha numeri da brivido:
- 11 province
- 48 comuni; si sviluppa in parallelo alla SS 309 Romea e ha numeri da brivido:
- 396 km di lunghezza,
- 139 km di ponti e viadotti,
- 64 km di gallerie,
- 20 cavalcavia,
- 226 sottovia,
- 83 svincoli.

Andrà ad investire importanti zone di interesse storico, paesistico e ambientale, come il Parco del delta del Po, le Valli di Comacchio e del Mezzano, la Riviera del Brenta, la Laguna Sud di Venezia, Parco delle Foresti Casentinesi, le valli dell’Appennino centrale.
Andrà ad investire città, paesi e comunità e ad incidere sulle loro vite e sulle loro economie locali.

A livello nazionale e locale i fautori di questa nuova autostrada, concepita e progettata oltre 15 anni fa, sono il P.D. e il P.D.L., uniti “amorevolmente” a favore della mobilità su gomma. Ma il panorama economico e ambientale è oggi molto diverso da allora: siamo in piena crisi per traffico merci e investimenti; siamo in piena crisi per consumo di suolo, per spreco di risorse ambientali e per dissesto idro-geologico; siamo in piena crisi per aumento dell’inquinamento e dei rischi per la salute e la sicurezza.
Perciò ci si chiede: ha ancora senso portare avanti un’opera di 10 miliardi di euro? Ma soprattutto, a beneficio di chi la si vuole così insistentemente?

Invitiamo tutti a partecipare e a diffondere l'iniziativa.

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