domenica 1 agosto 2010

Fotovoltaico deturpante

Non ho bisogno di sapere che ci sono altri che la pensano come me, per essere convinto delle mie idee, ma è "consolante" sapere che non sono un alieno e non sono l'unico a pensarla in un certo modo... Inutile dire che condivido al 100%

Sara' pulito, questo benedetto "fotovoltaico", ma per come viene impiegato è deturpante in modo scostumato. Ogni fonte energetica porta in dote effetti collaterali... queste "rinnovabili" non sono affatto l' "acquasanta" e possono fare scempio dei nostri paesaggi, come sta avvenendo qui, nella bassa-Romagna, dove estensioni sconfinate di specchi neri copriranno intere campagne.

Fra Savarna e S. Alberto presto inizierà un "mare" di tenebrosi pannelli la cui fine si vedrà solamente con un binocolo. Veramente un bel colpo d'occhio! Un cimitero al confronto sembrerà un posto allegro. Poi ne arriveranno altri: decine e decine di ettari di terreno agricolo verranno ricoperti da queste "meraviglie" luccicanti; pannelli neri e piedistalli d'acciaio al posto di frutteti e vigneti.....come se mangiassimo "materia nera". A me sembra una follia. Eppure tutto tace, non si leva un dissenso nella bassa-Romagna "normalizzata".
Come si possono concedere simili permessi? La cosiddetta "analisi d'impatto ambientale" suona come una presa in giro.....
La logica collocazione del "fotovoltaico" dovrebbe essere sui tetti degli edifici, non a coprire intere campagne. Alzi lo sguardo.....sui tetti non vedi un pannello.

La grande speculazione ha trovato un "rinnovabile" modo per fare il "pieno" secondo l'italica tradizione: ogni buon proposito nasconde sempre un fine cinico.
Povera Romagna.....com'era verde la mia valle, presto sarà nera-luccicante.
E la chiamano pure "green energy".

Fabio Baldrati - Alfonsine

Tratto da Lettere al Direttore de La Voce di Romagna del 28/07/10

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