mercoledì 11 luglio 2012

► Convegno e Prima Assemblea Generale sabato 14 e domenica 15 luglio 2012- Comitato Nazionale contro Fotovoltaico ed Eolico nelle Aree Verdi

Polla 14 /15 Luglio
Il Comitato Nazionale Contro Fotovoltaico ed Eolico nelle Aree Verdi organizza un Convegno e indice la propria prima Assemblea Generale; Cultura, studi e convergenze, leggi, regolamenti e controllo, sulla piena e partecipata applicazione in Italia, della Convenzione Europea del Paesaggio, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, del Codice dell'Ambiente, delle Convenzioni Unesco; Energia da fonti rinnovabili, diffuse e integrate; Agricoltura e Turismo di qualità.L'appuntamento è per sabato 14 luglio e domenica 15, dalle ore 9,30 a seguire, presso la Sala Convegni del Convento Francescano di Sant'Antonio, in Polla (Salerno).

Questa prima ed attesa edizione del "Processo di Polla" sarà rappresentata dall'importante convegno-assemblea nazionale del "Comitato Nazionale Contro Fotovoltaico ed Eolico nelle Aree Verdi e più in genreale naturali", sarà ospitato non a caso proprio a Polla. Così come il Convegno del Comitato Nazionale nato nell'emergenza ecologica di una Green Economy Industriale impazzita che ha tradito la filosofia di fondo delle energie rinnovabili medesime, trasformandole in strumento di speculazione e devastazione della natura e del paesaggio culturale, si propone di divenire itinerante in Italia, per coinvolgere tutte le realtà regionali, a Polla si auspica di poter riproporre un appuntamento del Processo anche nei prossimi mesi, finché nella politica di tutto il Paese, non si sarà manifestata concretamente, l'attesa svolta che tutti ormai attendiamo a favore del nostro Bel Paese, la sua estetica storico-naturalista e la qualità del suo ambiente e dunque, della qualità di vita dei suoi abitanti.


Per intanto, una lista del tutto incompleta e provvisoria, senza vincoli di successione temporale, degli interventi attesi:

Intervento di apertura del Presidente Nadia Bartoli
1- Daniele Camilli, scrittore e giornalista: 1) come le cosiddette energie "alternative" trasformano (e cancellano) le identità culturali; 2) le infiltrazioni mafiose"
2- Vitantonio Iacoviello, ingegnere: come viene descritta la situazione dei territori "quo ante", al fine di evidenziare come bassissimo sia l'impatto ambientale in senso lato. Accenni alla situazione in Basilicata.
3- Gianluigi Ciamarra, avvocato: Intervento su alcuni aspetti giurisprudenziali delle autorizzazioni alla installazione di impianti industriali da fonti di energia rinnovabili.
4- Diego Tasselli, astrofisico e ricercatore: collegamento su Skipe, il cui Dipartimento di ricerca sulle energie rinnovabili ha sviluppato un sistema ad impatto zero per l’autoproduzione di energia elettrica, acqua calda e riscaldamento.
5- Enzo Cripezzi: esponente della Lipu.
6- Oreste Caroppo: "Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute", ed esponente del Comitato Nazionale.
7- Antonello Caporale, giornalista e scrittore.
9- Piero Romanelli: testimonianza su vicenda eolico (da confermare)
10- Oreste Rutigliano, architetto: esponente di Italia Nostra.
11- Angelo Paladino, avvocato: Presidente di "Osservatorio Europeo del Paesaggio", promosso dall'associazione europea "Arco Latino" in attuazione dei principi della Convenzione Europea del Paesaggio.
12- Maurizio Bolognetti, della Direzione Radicali Italiani: già impegnato nel 2004, in una conferenza stampa a Sapri, a cui partecipò anche Carlo Ripa di Meana e Peppe Tarallo, per scongiurare l'installazione, a Torraca, di un Mega impianto Eolico.
13- Atteso, almeno un esponente tecnico-giuridico del'Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Oltre, naturalmente, al Presidente avv. Amilcare Troiano, che si spera riesca a conciliare, e a politici e amministratori dell'Ente e dell'area Parco.
14- Jolanda Capriglione, professore di Estetica del paesaggio presso l'Università di Napoli2 e architetto, presidente del Club Unesco di Caserta.
15- Peppe Tarallo, già Presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
16- Roberto De Luca, Presidente del Codacons Vallo di Diano.
17- Rocco Panetta, Responsabile settore trasporti Codacons. Ripristino della Ferrovia Sicignano-Lagonegro, anche come tutela culturale della stessa, e paesaggistica dell'intero territorio, in una fruibilità turistica oltre che dei residenti.
18- Marisa Bonsanti, Blogger.
19- On. Elisabetta Zamparutti, comp. Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici ( presenza confermata ).
20- Cristiana Pristy, referente Forum Salviamo il Paesaggio Difendiamo i Territori.
21- Rocco Giuliano, consigliere provinciale, vice-sindaco di Polla.
22- Adriano Bellacosa, assessore Provincia di Salerno: Ambiente, Affari legali, Contenzioso, Legalità e Trasparenza amministrativa.
23- Bottone Matteo, assessore Provincia di Salerno: Patrimonio, Cultura e Beni Culturali.
24- Feola Marcello, assessore Provincia di Salerno: Lavori pubblici, Urbanistica, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
25- Angelo Bonelli, presidente Verdi (da confermare).
26- Intervento Cosimo Forina Giornalista Gazzetta del Mezzogiorno. : Irregolarità della stazioni Terna ed esperienza del programma Rai "Ci tocca anche Sgarbi" andato in onda per una sola puntata anzichè sei per l'intervento di Carlo Vulpio sull'eolico e fotovoltaico in Puglia.
27- Donato Pica, Consigliere Regione Campania, Componente della Ottava Commissione “Agricoltura. Caccia. Pesca. Risorse comunitarie e statali per lo sviluppo”.
28- Ing. Francesco De Lorenzo “Rete No Elettrosmog” - Argomento: I campi elettromagnetici sono cancerogeni, genotossici, neurodegenerativi ed immunodepressivi.
29- Vittorio Ducoli, già direttore dei Parchi: di Paneveggio Pale di San Martino; d'Abruzzo, Lazio e Molise; delle Foreste Casentinesi; dell'Adamello (presenza da confermare se conciliabile con impegni precedentemente assunti).
30- Prof. Nicola Di Novella, farmacista naturalista, massima esperienza e conoscenza, sulla biodiversità del Cilento e Vallo di Diano.
31- Carlo Ripa Di Meana, Italia Nostra (presente, salvo sopravvenienti inconciliabilità; un solo giorno dovrebbe essere assicurato)
32- Gennaro Mucciolo, Consigliere Regione Campania, Commissione consiliare speciale per il controllo sulle bonifiche ambientali e sui siti di smaltimento rifiuti e ecomafie e riutilizzo dei beni confiscati.
33- Raffaele Accetta, architetto, Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano.
34- Massimo Loviso, Sindaco di Polla.
35- dott. Valentini Valentino, consigliere nazionale del Cooordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio.
36- dott. Michele Caggiano, Sindaco di Pertosa (Grotte di Pertosa).


Invitati i vertici del Ministero dell’Ambiente, dell’Agricoltura, dei Beni e delle Attività Culturali e delle Soprintendenze Provinciali di Salerno e della Direzione Regionale Campania. Invitati i Presidenti e alcuni Assessori, direttamente interessati, della Provincia di Salerno, della Ragione Campania e della Basilicata. Arpac Campania. Giunti messaggi di ammirazione e auguri di successo, da parte di tanti già impegnati altrove, e fra questi, è un vero piacere citare il Prof. Salvatore Settis e il giornalista/scrittore Gian Antonio Stella.
(Un prossimo appuntamento, è già stato ipotizzato per più giorni, nel periodo compreso fra il 28 ottobre e 4 novembre 2012, a Polla)

( Radio Radicale propaganderà l'evento e sarà presente per il servizio in audio video )

In occasione degli incontri che si terranno per un Convegno e la Prima Assemblea Generale, promossi dal Comitato Nazionale Contro Fotovoltaico ed Eolico nelle Aree Verdi, del 14 e 15 luglio 2012, presso la Sala Convegni del Convento Francescano di Sant'Antonio, a Polla (Salerno, Campania Region, Italy), nell'ambito del Sito Unesco "Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con la Certosa di Padula e i siti archeologici di Velia e Paestum", il cui territorio è di sicuro il luogo più protetto in Italia, e forse al Mondo, per una serie concomitante di vincoli, vista la presenza di partecipanti provenienti da ogni parte d'Italia e con vari ruoli istituzionali svolti, fra alcuni di noi partecipanti in genere e relatori, è emerso che urge la necessità, proprio qui, a Polla, dove obbligatoriamente esiste una cultura di tutela e valorizzazione, di aprire ufficialmente, un "Processo" di incontri, studio, verifica e ricerca di convergenze partecipative, legislative e regolamentari, locali, nazionali e oltre, tese a raggiungere, nei migliori tempi possibili, una diffusa cultura dello sviluppo eco-compatibile, a misura d'uomo, nella partecipazione e tutela dei singoli e del paesaggio culturale in cui si è immersi.

In altre parole, per quanto sta convergendo in questo Evento a Polla, in una inevitabile sintesi di comunicazione mediatica, è nato il "Processo di Polla", quale riferimento ad una volontà tesa a generare una serie di incontri, anche itineranti, per acquisire pure attraverso i necessari passaggi istituzionali da sollecitare, per i vuoti o per le contraddizioni legislative e regolamentari che emergeranno e quindi da rimediare, una più completa coscienza ambientale e del proprio tesoro paesaggistico e culturale italiano, nelle sue sfaccettature e peculiarità locali, quindi, una più diffusa e consapevole partecipazione di ognuno.


L'incontro, sarà anche l'occasione per costituire un primo nucleo del Comitato per la raccolta firme di un "Progetto di legge di iniziativa popolare" (art. 71 Cost.) che preveda l'allargamento dell'area di protezione integrale del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ad ulteriore salvaguardia generale di un più vasto territorio, come già prima lo fosse in parte, la perimetrazione di legge originaria, da estendere ulteriormente. Questo è l'unico provvedimento di legge che vieterebbe in modo assoluto e senza sofismi giurisprudenziali, le trivellazioni petrolifere nel Vallo di Diano.


Il nome "Processo di Polla" identifica, lega e riporta il luogo in cui è nata l'idea e la concreta volontà di aderire a un processo di convergenze culturali, ben al di là di riproporre incontri solo a Polla.Chiunque è invitato a partecipare attivamente; nel caso, segnalarsi preventivamente, come relatore. Non dimenticate di estendere l'invito ai vostri amici! Grazie.
Si ringraziano fin d'ora, i colleghi e gli amici giornalisti, che cogliendo lo scopo e l'importanza dell'iniziativa, tempestivamente, ne profondano in risalto nella loro attività.

Riportiamo, del "Comitato Nazionale contro Fotovoltaico ed Eolico nelle Aree Verdi (e più in generale naturali)" per il CONVEGNO e PRIMA ASSEMBLEA GENERALE che Polla è lieta di poter ospitare
il seguente

COMUNICATO STAMPA

"Perché l'Italia torni ad essere il BelPaese, si proceda a smantellare gli eco-vandalici impianti della Green Economy Industriale di eolico e fotovoltaico! Un attesissimo incontro nazionale nel Parco "naturale e culturale" del Cilento e Vallo di Diano Salvata l'Italia dalla follia nucleare, oggi, il secondo fondamentale passo è salvarla da una Green Economy che ha smarrito la bussola, snaturando in maniera deleteria il concetto stesso positivo di fondo delle energie rinnovabili, che si deve invece recuperare e salvare!
L’incontro del “Comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi e più in generale naturali” mira a definire una road-map per affermare una nuova necessaria, ma già embrionalmente emergente, virtuosa filosofia trasversale di amministrazione del territorio italiano e di partecipazione di tutti i cittadini alla ricostruzione e al risanamento del nostro paesaggio storico-naturale!

L' Italia è il BelPaese, il “Giardino del mediterraneo”! La Tecnica, applicazione della libera ricerca scientifica, fonte di confort e benessere per l' uomo, non può tradire la sua missione devastando il nostro scenario paesaggistico, marino e della terraferma, il paesaggio quotidiano che è il libro aperto al cielo della nostra memoria, presupposto della qualità di vita e del nostro habitat. Politica e senso civico diffuso devono indirizzare la tecnica e il mercato in questa improcrastinabile urgente direzione!

Da qui l'impegno del Comitato Nazionale verso uno dei più paradossali e catastrofici problemi del Paese: la deregolamentazione in seno alla Green Economy e ai connessi fenomeni speculativi che hanno trasformato in una sciagura per il territorio, l'ambiente, l' estetica del paesaggio, gli ecosistemi e per le economie locali tradizionali, le energie rinnovabili mal implementate in forme assolutamente sproporzionate ed industriali.


Due gli obiettivi: da un lato favorire ed indirizzare l’ubicazione dei pannelli fotovoltaici e solari sui tetti degli edifici recenti, tantissimi ed inutilizzati, per autoconsumo ed autoproduzione con tornaconti diretti per famiglie ed aziende, dall’altro avviare lo smantellamento e ripristino, con restauro-rinaturalizzante, dello stato dei luoghi, per tutti gli impianti industriali eolici e fotovoltaici , realizzati dissennatamente in aree agricole, naturali, lacustri, costiere o marine, su edifici storici o comunque con evidente danno estetico-paesaggistico su aree di pregio, come nel caso del mega eolico pur se ubicato in piccole aree industriali.

Tutti questi impianti sono causa anche di danni diretti per la biodiversità, per la salute dell’uomo e per la sua qualità di vita!

Un impegno pragmatico e urgente, nell’ emergenza cogente, del Comitato, che si inserisce nell’ affermazione di importanti principi quali: lo “Stop al Consumo del Territorio”, la Rinaturalizzazione e decementificazione del Paese, il restauro storico, la bonifica dagli inquinanti, e una visione a 360 gradi volta alla tutela dell’Ambiente e del Paesaggio Storico-Naturale, che devono essere e divenire quasi dei sinonimi, troppo spesso invece tenuti separati strumentalmente da quanti hanno fatto dell’ Ecologia strumento di frode, arricchimento facile, mistificazione e devastazione degli stessi ecosistemi!

Da qui la massima costruttiva apertura di incontro a tutte le sensibilità e movimenti italiani volti a seguire la virtuosa strada indicata, ma anche alla partecipazione di rappresentanze straniere comunitarie e non, che anche in altri paesi si stanno sviluppando e stanno agendo sulla medesima virtuosa direzione.

Gli errori gravi che hanno snaturato l’azione di alcune associazioni ambientaliste nazionali ed internazionali, ormai irriconoscibili nelle loro dichiarazioni ed impegni, spesso avverse a paesaggio ed ambiente addirittura, saranno i fari guida per evitare di incorrere in simili degenerazioni deleterie per il nostro ambiente e la nostra vita, ma per conseguire quelle mete che esse hanno gravemente fallito e smarrito!

Un impegno concreto ad ogni livello, affinché l' Italia torni ad essere il BelPaese per antonomasia, ricco di cultura, storia, bellezza, biodiversità, meraviglia che induce alla ricerca scientifica, in cui vivere, da visitare e scoprire!"

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