Massa Lombarda -
C'era una volta Massa Lombarda città della pesca, campi a perdita d'occhio coltivati a frutteto.
C'era, perche' la nuova tendenza è il business del fotovoltaico: meno poderi verdi, e tanti pannelli per ricavare energia pulita.
Le richieste di autorizzazione arrivate agli uffici comunali sono per poco piu' di 70 ettari agricoli; alcuni gia' autorizzati, come il progetto della Zeppa, per un impianto che si estenderà su 10 ettari di terreno, per una potenza di 5 megawatt.
In corso di valutazione alla Conferenza dei servizi in Provincia, c'è poi il progetto di Pi.Vi.Energy, che ha chiesto di stendere pannelli solari per una potenza di 20 megawatt su oltre 53 ettari lungo via Vignole, spingendosi verso Bubano.
Nei cassetti del comune, ci sono poi altri piccoli progetti: uno con impianti a terra su 2 ettari all'angolo tra via Santa Lucia e via Palmiera (potenza di 250 kw); un secondo sulla Selice per quasi 2 ettari (e una potenza di 198 kw); un terzo e un quarto ad un tiro di schioppo dal Canale dei Mulini, su via Vignole, per due impianti rispettivamente di 2 ettari (e potenza di 999 kw) e 2 ettari abbondanti (e potenza di 999 kw).
In totale, dunque, sei progetti per 71 ettari di terreni che da agricoli, per una ventina d'anni almeno, si trasformeranno in produttori di energia.
Pannelli solari al posto di vigneti e frutteti.
"Guardiamo con attenzione a questi progetti - sottolinea il sindaco, Linda Errani - non puo' esistere una contrapposizione tra agricoltura e produzione di energie rinnovabili(1). Serve equilibrio, per questo stiamo lavorando come Unione dei comuni per un piano energetico che ponga dei limiti ben precisi".
Nell'attesa, il Comune di Massa Lombarda si e' dotato di un regolamento che prevede fidejussioni, in modo da garantirsi che una volta terminato il ciclo dei pannelli - in media 20/25 anni - questi vengano smantellati a spese dell'imprenditore. (2)
"Per impianti di potenza superiore a 1,5 megavatt - prosegue - siamo intenzionati a chiedere compensazioni a vantaggio della sostenibilità ambientale e della città". (3)
Altra soluzione possibile, per dare equilibrio alla distesa sui campi di impianti fotovoltaici, dirottare i pannelli sulle strutture.(4)
"Come pubblico abbiamo già realizzato 4 impianti, sul centro per l'infanzia, i magazzini comunali, il centro sportivo di Fruges e le scuole medie. A breve, un altro sarà posizionato sulle elementari Quadri. Con i nostri 4 impianti produciamo 52 kw di energia, spendendo meno di bollette e immettendo 20,80 tonnellate di CO2 in meno nell'aria all'anno".(5)
Tratto Da La Voce di Romanga - Lugo del 28/07/10
Considerazioni Personali...
Punto 1) Giustissimo che non ci siano contrapposizioni Agricoltura/solare, vediamo però che ciò non succeda perchè spariscono i campi... avanti di sto passo, fra meno di cinque anni qui in Romagna saranno più gli impianti solari che i campi coltivati!!!
Punto 2) Anche qui vediamo che non sia una versione riveduta e corretta della Robin Tax... sembra che paghino gli investitori, in realtà pagano i cittadini...
Punto 3) verrebbe da dire che le energie "pulite" son talmente ecologiche, che poi a fianco degli "ecomostri" devi fare qualcosa di realmente ecologico per compensare... mah... dico solo che se proprio bisogna rubare terra all'agricoltura, ben vengano le compensazioni ma evitiamo le "boiate" fatte a livello di immagine, a vantaggio di progetti concreti e mirati...
Punto 4) Ma va la!!! non ci si poteva pensare prima, e soprattutto mettere in atto questa strabiliante idea??? ... si parla sempre di impianti solari sui tetti, poi uno se li ritrova nei campi... vogliamo provare ad invertire la tendenza?
Punto 5) .. Bene, sono curioso di venirli a vedere... adesso come adesso sono più rari dell'oro gli impianti sui tetti...
E' di un paio di giorni fa la notizia che e' stato approvato il Conto Energia 2011-2013, dove Tremonti ha avuto vendetta delle notti insonni passate a calcolare le perdite derivanti dagli incentivi pagati dallo Stato (per ogni kilowatt di energia prodotta dall'impianto fotovoltaico si ha infatti diritto al pagamento di una quota fissa stabilita dal decreto ministeriale, per venti anni) a coloro che installano impianti fotovoltaici; si ridurranno infatti questi incentivi da un 10% a 25% a seconda della tipologia di impianto. Fra l'altro quelle dell'Italia erano superiori a quasi tutte quelle pagate dagli altri stati europei.
RispondiEliminaIn pratica ci si e' resi conto che il valore delle somme sborsate dallo Stato (quindi da noi...) erano quasi il doppio rispetto a quelle ottenute in valore di energia prodotta...e' difficile per me entrare e spiegare nel dettaglio il meccanismo, ma in pratica solo a fronte di una produzione di energia di un certo tot, c'e' una compensazione agli esborsi statali incentivanti... diversamente, a fronte di una bassa resa, la "perdita" economica che ne deriva dovrebbe poi essere recuperata, quindi "spalmata", sulle bollette della collettivita'...
Cvd...
Pare ci siano inefficienze non meglio specificate dietro a questi risultati...in pratica l'Italia non sa ancora bene come far fruttare al massimo questi impianti...come sempre tanto fumo...e poco arrosto...
Qualcuno esprime forti "preoccupazioni" che queste riduzioni possano frenare il boom che si e' innescato in questo settore che sta attirando forti investimenti.....in quanto ridurrebbero notevolmente il rapporto costo del denaro (per coloro che realizzano il tutto mediante indebitamento) e realizzo...
Scusate se non sono stato chiarissimo, ma tutto questo e' solo a sostegno delle idee espresse su questo Blog, per dire che condivido pienamente tutto quello che ho letto in queste pagine, tutte le riflessioni su queste energie presunte "rinnovabili, alternative, pulite ecc..."...
Continua cosi'. Grazie
Ciao, ti ringrazio per il contributo... considerato che siamo in Italia, sono certo che i soliti noti, sono più che capaci di far fruttare gli impianti solari al meglio, ovviamente per le loro tasche....
RispondiEliminaGrazie ancora per il contributo,quanto a me esprimo solo delle considerazioni che se anche altri si pongono, non vengono certo pubblicati dalla stampa ufficiale, ma non mi aspetto certo di ottenere qualcosa... saluti
E' importante che almeno qualcuno abbia ancora voglia di farlo, poi se il risultato fosse anche "solo" quello di far smuovere qualche raro neurone...inducendolo a riflessione...vale lo sforzo certamente.
RispondiEliminaCiao