sabato 28 aprile 2012

► Cosi’ le potature diventano un business

il Business di potature e biomasse

Tratto dal Resto del Carlino di qualche tempo fa, (purtroppo non mi sono segnato la data esatta), peccato che con quelle quanità, non ci funzioni nemmeno mezza centrale a Biomasse e quindi pure il ragionamento fatto non sta dritto nemmenno "a puntellarlo"... in futuro dobbiamo forse aspettarci potature abnormi in eccesso per qualche quintale in più di legna???

Cosi’ le potature diventano un business
Il progetto della “Lunarda Srl” per lavorare gli scarti del verde e trasformarli in biomasse


La società ha sede a Savio, mentre l’impianto è previsto nella zona artigianale di Montaletto


La capacità produttiva annua prevede una media di tremila tonnellate, con punte massime di cinquemila


Investimento – I costi per realizzare l’impianto si aggirano sui duecentomila euro. Il progetto è all’esame della Regione


Il boom dell’economia e degli impianti industriali legati alle energie rinnovabili apre prospettive imprenditoriali di grande interesse in molti settori. La crescita più sostenuta è legata al fotovoltaico, con la nascita di veri parchi solari in tutta la provincia, ed anche a Cervia: dalle statistiche più aggiornate risulta che il ravennate è il territorio con la più alta densità di impianti fotovoltaici della regione e tra i più solari d’Italia. Un altro segmento in forte espansione è quello degli impianti energetici alimentati a biomasse vegetali. In questo caso, l’impatto ambientale è di tutt’altro tipo, infatti il rilascio delle autorizzazioni segue iter molto più severi e non sempre le procedure si concludono con esito positivo per le aziende. Sta di fatto che le industrie specializzate nel settore, oltre a predisporre contratti con gli agricoltori per garantirsi la fornitura di materie prime (nel caso dell’impianto Powercrop di russi, si prospetta l’utilizzo di materiale cellulosico derivato dalla coltivazione di canne e pioppi), sono sempre più a caccia di legname da bruciare nelle loro caldaie. Così la raccolta e la lavorazione di prodotti una volta considerati rifiuti o che, nella migliore delle ipotesi, venivano lavorati epr essere utilizzati come compost per fertilizzare i terreni, si rivela essere oggi un business legato all’industria energetica. Queste considerazioni hanno indotto un gruppo cervese a predisporre il progetto id un impianto attraverso il quale recuperare e valorizzare quel patrimonio rappresentato dalle potature e dalle piante cadute, nella pineta che si estende su quasi trecento ettari. La richiesta è stata predisposta dall’Azienda agricola Lunarda, che è già in possesso di una autorizzazione ordinaria. La società per rendere l’operazione trasparente e pur non avendone l’obbligo vista la tipologia dell’impianto, ha voluto sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. Ieri sul bollettino della Regione è stato pubblicato l’avviso. “Non abbiamo alcuna intenzione di realizzare impianti per la combustione di biomasse nel territorio cervese. Lo escludiamo” chiarisce subito Alberto Travaglini Diotallevi Vitale, che rappresenta la ‘Lunarda’. “Il nostro progetto riguarda solo la realizzazione a Montaletto di un centro in cui stoccare e lavorare meccanicamente materiale verde, in gran parte potature delle pinete, che possa essere utilizzato come combustibile in impianti energetici collocati altrove”. La potenzialità dell’impianto sarebbe sull’ordine delle 3-5 mila tonnellate l’anno, per un investimento d circa duecentomila euro. “Intendiamo confrontarci con l’amministrazione comunale e con il territorio – aggiunge Travaglini – perché riteniamo possa esserci un interesse reciproco nel condurre in porto l’intervento: gli scarti del verde vanno comunque conferiti in impianti che oggi devono percorrere decine di chilometri su camion per arrivare a destinazione. Noi proponiamo di ridurre il ‘turismo’ delle potature”. Ma ci sarà quello delle biomasse.

2 commenti:

  1. “La potatura è una delle migliori cose che un arboricoltore può fare per un albero ma, allo stesso tempo, è una delle cose peggiori che egli può fare ad un albero.” Alex Shigo
    www.agrivaro.it

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  2. Sacrosanta verità!!! Niente di più vero...

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