Andrea Zanzotto e il Consumo di Territorio |
Articolo xy della Costituzione, l'Italia è una repubblica fondata sul cemento...
Domenico Finiguerra
"La via Emilia è una enorme e continua colata di cemento. (e la provincia di Ravenna, non è da meno) Da Bologna a Parma, capannoni, logistica, centri commerciali. Affittasi, vendesi, affittasi capannone, vendesi terreno edificabile. Reti arancioni e picchetti a segnalare la partenza di prossime iniziative...
È questo il buongoverno locale del centrosinistra emiliano? Per nulla diverso da quello del centrodestra lombardo o del leghismo veneto..."
Domenico Finiguerra
"In Italia non esiste provincia che non abbia un grande problema ambientale o che non veda gravi rischi per la salute dei cittadini, per la biodiversità, per il paesaggio o per il patrimonio artistico e culturale: cementificazione, discariche, inceneritori, industrie altamente inquinanti e pericolose, grandi opere inutili, dissesto idrogeologico.
Dalla pianura padana a Taranto, dalla Val di Susa alle coste sarde e siciliane, dalla riviera ligure al Salento, da Villa Adriana alla foce del fiume Agri.
In Italia, è urgente il rilancio di un grande movimento ecologista e popolare. In difesa dei beni comuni, per un nuovo modello di società. Un movimento ecologista che parta dal basso, dai territori, da quei cittadini responsabili, che sanno di dover rispondere delle proprie azioni o dei propri silenzi ai loro stessi figli. Perché i nostri figli, prima o poi, ci chiederanno conto del degrado ambientale, delle macerie sociali e dello svuotamento culturale, dei nostri guasti, a cui loro dovranno porre rimedio."
E a Cervia che si fa???... si pensa ad edificare!!!
"Il progetto Pentagramma opportunità fondamentale per il territorio"
Sono talmente cementificati dentro, che non sanno pensare ad altro...
Non tutti però sono corrotti dal cemento...
Progetto Cervia
Comunicato Stampa
In un incontro riservato a giornalisti e rappresentanti delle associazioni di categoria, la società Pentagramma ed il Sindaco di Cervia, hanno presentato una proposta di valorizzazione del patrimonio immobiliare ex Monopoli di Stato.
L’ingresso ai cittadini era vietato.
Credo si possa partire da qui.
Il Sindaco evita il confronto diretto con i cittadini.
Vorremmo capire a questo punto con quali modalità l’amministrazione intenderà confrontarsi con la città.
Il solito giro dei quartieri, una assemblea pubblica, un referendum consultivo? Si dice che il progetto è messo a disposizione della città per il confronto. Come pensate di ascoltarli i cittadini, come ritenete, soprattutto di fare contare il loro parere? E come potranno esprimersi i turisti? Ai cittadini arrivano solo slide, dichiarazioni di stampa e appelli al senso di responsabilità. Noi sentiamo un forte senso di responsabilità per la nostra città ed è per questo che da più di un anno chiediamo al Sindaco di spiegarci cosa stava per succedere nella questione Pentagramma. Il Sindaco ci ha detto che non c’era nulla di deciso, che la proposta di Pentagramma non era stata sviluppata e che appena ci fossero state novità sarebbe partito il confronto con la Città. Avevamo fatto domande anche a proposito del grattacielo al Garage Europa, che era già una specie di segreto di Pulcinella. Per più di un anno non si è saputo nulla.
Ora dopo la presentazione, c’è fretta di approvare, il treno parte, il futuro non si arresta ed il Sindaco ammette tranquillamente che il lavoro fatto e appena presentato è il frutto di una lunga serie di incontri con la società Pentagramma… Noi, come Progetto Cervia e come cittadini, ci sentiamo presi in giro. Entriamo nel merito di questa proposta. Si dice che vengano “donati” alla città 18/20 milioni di euro per opere pubbliche. Da quanto è emerso dalla relazione che il Sindaco fece in Consiglio Comunale il 22 dicembre 2011, la nostra Amministrazione non impugnò il provvedimento che trasferiva gli immobili dal Monopolio di Stato a Fintencna, nonostante un accordo siglato in base all’art.2 quinquies D.L. 392/2000 poi legge 26/2001 che recita: “…I beni immobili di cui al presente comma(…) sono trasferiti, a titolo gratuito, (…) ai Comuni sul cui territorio i medesimi insistono”.E neppure abbiamo mai saputo se al Comune è stata data la possibilità di acquisire quei beni in base alle prelazioni previste dalla legge per i beni di valore storico culturale.
A questo punto noi ci domandiamo quanto venga “regalato” dalla città a Pentagramma Romagna. Quanto vale un condominio di 18 piani con 58 metri di altezza in riva al mare??? Ed un Hotel residence con appartamenti a 5 stelle con SPA in una delle zone più belle di Milano Marittima? Si dice che da questa operazione scaturiranno le risorse per una importante serie di lavori di pubblica utilità. Strade, piste ciclabili, interventi nel Magazzeno Darsena, ecc. A Cesenatico, Riccione, Cattolica, in questi anni sono stati fatti lavori importanti, ma nuovi grattacieli non ne sono spuntati, perché da noi è diverso? Perché per rimettere a posto il Magazzeno del Sale dobbiamo svendere l’immagine di Milano Marittima?Perché non ci sono i soldi per farlo e basta? Dove ha trovato Cesenatico le risorse per i viadotti, per il museo della marineria, per i parcheggi, per la ristrutturazione del retro dei bagni, ecc. ecc., rapinando treni?
Da Rimini a Cesenatico corre una unica lunga pista ciclabile lungo l’Adriatico, che attraversa anche Bellaria, Gatteo, Valverde, Cesenatico e che si ferma a Zadina. Cosa abbiamo fatto di male per non avere anche noi questo collegamento per le nostre necessità e per quelle dei turisti?
Si dice poi che questa iniziativa sia una grande scommessa. Questo è semplicemente ridicolo.
Cosa c’è di eroico ed innovativo nell’idea di costruire un condominio vicino alla spiaggia?
Da sempre la speculazione immobiliare cerca di fare operazioni simili. Dopo la Mantovana, i Cervesi, quando erano ancora saggi, decisero che non era quella la strada giusta. Che non era quello vero sviluppo. Ora, gli speculatori, semplicemente ci riprovano. Quale è la novità?
Veniamo al grattacielo in se. Come lo chiameremo? La Catasta della Casta? La Pila di Riviste? Il Sandwitch di Cemento? Il Tramezzino della Città Giardino?
Abbiamo l’impressione che il progettista sia rimasto colpito dal sisma emiliano e abbia interpretato il concetto di antisismica progettando un edificio che sembra già collassato su se stesso. I dirigenti del PD rincorrono paragoni assurdi. Lanciano accuse di “provincialismo” a chi critica il “Tramezzino”, e definiscono quell’opera “Arte moderna” di altissimo livello, scomodando esempi di alcuni capitali europee. E’ un’accusa ridicola! Che centra Milano Marittima, con Parigi, Barcellona?…. Come dire che sarebbe bello un stadio come San Siro a Cervia. Certo che San Siro è un bello stadio! ma a che servirebbe a Mi.Ma? L’opera va contestualizzata al luogo in cui sorge ed un grattacielo simile a Milano Marittima, è sotto gli occhi di tutti come un’opera spropositata, un’enormità insensata. Non vogliamo farne una questione estetica, magari a qualcuno quella roba piace, ma vorremmo chiedere a chi è mai venuto in mente di costruire 200 nuovi appartamenti, in uno stabile stile Punta Perotti di Bari, a ridosso di una delle spiagge più eleganti dell’Adriatico.
Da anni questo Comune impedisce l’uscita dal mercato di tante piccole pensioni e alberghi che non sono più competitivi. Loro non possono trasformare parte della loro cubatura ricettiva in residenziale per non svendere il territorio e non abbandonarlo nelle mani della speculazione edilizia. Non possono farlo neppure riducendo considerevolmente la cubatura e faticano ad arrivare a fine stagione tra controlli della finanza ed IMU.
Poi arrivano quelli di Pentagramma e, belli, belli, possono fare quello che vogliono. Il risultato è che la cubatura complessiva del paese aumenta e le imprese decotte rimangono. Noi non siamo pregiudizialmente contro ai grattacieli purché assolvano a ben precise funzioni. Contenimento dei costi, rilancio di una località, valorizzazione dell’indotto, ma soprattutto, riduzione della volumetria a terra. Costruire in alto per avere più verde in basso. In questo caso che succede, invece?
La superficie occupata aumenta, grazie alla struttura commerciale di 2.400 mq adiacente al grattacielo, i costi ambientali non vengono ridotti, perché si porta più traffico all’interno della città, la località risulta penalizzata da uno sfregio che porterà benefici ai pochi proprietari del condominio e ombra sulla spiaggia, e la volumetria complessiva aumenterà enormemente.
Per di più, questo aumento di volumi avviene in un periodo di profonda crisi del mercato immobiliare e il rischio di trovarci una enorme cattedrale nel deserto, vuota e decadente, è concreto. Infine si parla di 18 milioni di euro che verranno investiti nella città. Vuol dire che domani mattina qualcuno firmerà un assegno e i lavori pubblici potranno iniziare? Noi non abbiamo capito così. Pare che quella cifra, sia quella ipotizzata come “possibile” in base agli utili previsti dalla società Pentagramma. Almeno questo è quello che lascia intendere l’intervista rilasciata sabato 23 giugno al Resto del Carlino da Silvano Giacopelli, Presidente di Pentagramma Romagna. Se Pentagramma guadagna quanto previsto, il Comune prende i soldi, in caso contrario il Comune si deve accontentare di una cifra minore e nel frattempo si tiene il multistrato da 18 piani. Se abbiamo capito male, ce ne scusiamo in anticipo.
Torniamo a chiederci: cosa svenderemo quando questi 4 soldi saranno finiti? Quanti altri grattacieli vedremo spuntare a Milano Marittima? Il PSC prevede un parcheggio coperto sul lungomare di Cervia, ci dobbiamo aspettare la costruzione di un altro eco-mostro? Magari al Posto della rotonda Grazia Deledda? Infine troviamo paradossale che da importanti membri della classe dirigente di Cervia, questo progetto venga definito come l’attesa alternativa a decenni di immobilismo. Come si può sostenere il Sindaco che promuove il Progetto di Pentagramma, e nello stesso tempo accusarlo di non aver fatto nulla in questi anni? Non capiamo il senso di questo paradosso.
Le opere che Pentagramma dovrebbe fare sono in realtà il frutto dei ritardi e della mancanze dell’amministrazione, che continua ad elargire consulenze per milioni di euro, ad avere 300 dipendenti a fronte dei 200 della vicina Cesenatico, salvo lamentare poi la mancanza di denaro per gli investimenti e la necessità di affidarli ad un privato. Un pensiero agli eredi delle case dei salinai. Ci dispiace moltissimo vedere come le istanze portate avanti in modo civile e determinato dal Comitato degli inquilini siano diventate merce di scambio in una trattativa di questo genere.
Facciamo un appello alla cittadinanza, agli imprenditori, ai turisti che amano la nostra terra.
Non permettete che Cervia diventi un terreno di pascolo per la speculazione.
Scrivete ai giornali, sottoscrivete appelli e referendum, costituitevi in comitati, parlate con i vostri rappresentanti politici. Difendiamo insieme la nostra città, la città giardino voluta e progettata da Palanti 100 ani fa e amata da Tonino Guerra. Un Milanese che sognava di vivere in un luogo senza grattacieli ed un romagnolo che amava la propria terra. Se non difendiamo la nostra città, la città è già persa.
Sarebbero 100 anni buttati via."
Per Progetto Cervia
Massimo Magnani
Ma Marinara a Marina di Ravenna, non ha insegnato niente???
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