Grossa Tigre operata a Russi |
Tutto è bene ciò che finisce bene, e complimenti all' equipe del Dottor Garnum per la difficoltosa operazione ma la domanda o meglio le domande sorgono spontanee...
1) come cavolo fa una tigre siberiana a fratturarsi una tibia, in uno zoo dove avrà 30 m2 a disposizione?
2) com'è possibile che in un mese scarso dall' apertura avvenuta circa a metà maggio, siano già avvenuti due gravi incidenti? l'altro è capitato ad un inserviente pestato da una Giraffa....
3) Quanti incidenti devono avvenire perchè le autorità competenti, verifichino di fatto e non in teoria, se lo zoo è adeguato per prestare servizio agli animali o se è per gli animali stessi, fonte di stress e possibili maltrattamenti???
Per la cronaca il 90% degli Zoo in italia è fuorilegge, a cominciare proprio dallo zoo, le dune del Delta... Zoo – intervento in europarlamento: in Italia irregolare il 90% degli zoo (clicca e leggi)
di seguito l'articolo tratto dal Resto del Carlino di 28 Luglio 2012 con la cronaca dei particolari, sull'inusuale intervento...
RUSSI – Lo staff del dottor Fredrik Garnum ha operato con successo un felino da ben 260 chili. Non ci sono precedenti del genere
Un intervento da record per curare la zampa della tigre
Una tibia rotta da sistemare. Operazione di routine se non fosse per il paziente molto ‘particolare’… un esemplare maschio e adulto di tigre della bellezza di 260 chili e tre metri di lunghezza, coda compresa. Si ipotizza che Vulcano, questo il nome della tigre nata in cattività e proveniente dal Parco faunistico ‘Dune del Delta’ abbia riportato la frattura alla tibia durante una corsa o al termine di un balzo. Il caso risale al 6 giugno. Il felino è stato addormentato e caricato d’urgenza sull’ambulanza per cavalli della Clinica veterinaria del dottor Garnum di Russi. Lo staff composto da Fredrik Garnum, Massimo Bartolucci e Matteo Galliani in collaborazione con l’Animal Rescue Team per circa tre ore e mezza ha calcolato e dosato con attenzione il sedativo per il viaggio sino a Parma a tutela dei medici e dell’animale.
“Abbiamo dovuto valutare elementi come peso e tempistica per la dose di anestesia – spiega il dottor Galliani – e relazionarci costantemente con l’università di Parma e l’équipe del professor Filippo Maria Martini”. In sala operatoria a Parma, il felino è stato adagiato su un tavolo utilizzato di solito per i cavalli dove si è proceduto con radiografie e con l’utilizzo di tecnologie chirurgiche d’avanguardia, per la durata circa di tre ore. L’intervento inusuale e delicatissimo, soprattutto per via delle dimensioni delle parti operate, è ottimamente riuscito e oggi l’esemplare più grande mai operato di Tigre Siberiana può di nuovo correre nel Parco del Delta. Successivamente il professor Filippo Maria Martini si è consultato con i colleghi all’estero, nello specifico negli Stati Uniti che hanno confermato la rarità di questo caso, infatti l’esemplare più grande operato all’estero è stato di 110 chili, meno della metà della tigre del Parco.
Giovanna Valeria Fabbri.
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