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Pensieri in libertà, trovati in rete a questo proposito e che condivido pienamente...
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LE PERICOLOSE ALLEANZE DEI PARCHI ITALIANI
ROMA: verso gli stati generali delle aree protette. In un'affollata sala affrescata di nuvolette e statue discinte, le solite figure preventivamente accordate come un'orchestrina e intente a confabulare in preoccupanti quanto ormai consunti capannelli, affermano che i Parchi non si salveranno se non si alleano con quelli che fino ad oggi li hanno attacc...ati. Parlano: Renzi, che ha perso di vista i Parchi da ormai molti anni, Stella Bianchi del PD che come responsabile ambiente dovrebbe almeno visitare un paio di parchi nazionali prima di dire le solite banalità, Grimaldi del ministero che si nasconde dietro il contributo ordinario ai Parchi per nascondere l'assenza del Ministero nelle politiche di indirizzo delle aree protette. La politica delle aree protette è stata così debole in questi anni da dover sventolare bandiera bianca ed arrendersi a chi le è stato fino ad oggi nemico. Vengano nei consigli direttivi gli agricoltori, certamente portatori di interessi generali (SIGH !!), anche perchè evidentemente i consiglieri delle comunità locali sono totalmente incapaci di rappresentare queste categorie. Poi si metteranno i pescatori, gli albergatori, i gestori dei campi da golf, i fungaioli ed i boscaioli e perchè no anche le pro loco. Bravo Carlo Alberto Graziani per aver espresso una voce fuori dal coro. La natura d'Italia cominci a tremare.......siamo nelle mani del Senatore Antonio d'Alì, indagato per rapporti con la mafia.....certo, ma se i parchi non cercano degli alleati......Avanti così, Gambadilegno è dei nostri ???
ROMA: verso gli stati generali delle aree protette. In un'affollata sala affrescata di nuvolette e statue discinte, le solite figure preventivamente accordate come un'orchestrina e intente a confabulare in preoccupanti quanto ormai consunti capannelli, affermano che i Parchi non si salveranno se non si alleano con quelli che fino ad oggi li hanno attacc...ati. Parlano: Renzi, che ha perso di vista i Parchi da ormai molti anni, Stella Bianchi del PD che come responsabile ambiente dovrebbe almeno visitare un paio di parchi nazionali prima di dire le solite banalità, Grimaldi del ministero che si nasconde dietro il contributo ordinario ai Parchi per nascondere l'assenza del Ministero nelle politiche di indirizzo delle aree protette. La politica delle aree protette è stata così debole in questi anni da dover sventolare bandiera bianca ed arrendersi a chi le è stato fino ad oggi nemico. Vengano nei consigli direttivi gli agricoltori, certamente portatori di interessi generali (SIGH !!), anche perchè evidentemente i consiglieri delle comunità locali sono totalmente incapaci di rappresentare queste categorie. Poi si metteranno i pescatori, gli albergatori, i gestori dei campi da golf, i fungaioli ed i boscaioli e perchè no anche le pro loco. Bravo Carlo Alberto Graziani per aver espresso una voce fuori dal coro. La natura d'Italia cominci a tremare.......siamo nelle mani del Senatore Antonio d'Alì, indagato per rapporti con la mafia.....certo, ma se i parchi non cercano degli alleati......Avanti così, Gambadilegno è dei nostri ???
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