venerdì 9 marzo 2012

► Ancora sulla speculazione da energie rinnovabili - Fotovoltaico ed eolico

speculazioni rinnovabili
A tutti quelli che si sentono ambientalisti perchè sono favorevoli a impianti fotovoltaici ed eolici  "apprescindere" ma poi non sanno nulla ( o FINGONO di NON sapere) di come funzionano le cose in Italia, e accusano i veri ambientalisti di essere di troppi rigidi pensieri e di non saper fare altro che dire NO a tutto, alcune considerazioni di Marisa Bonsanti sul fotovoltaico, ma vale anche per l'eolico, ed un semplice concetto a proposito di eolico, da parte mia, a chiosa di un determinato Articolo!

Marisa Bonsanti 
Quello degli impianti fotovoltaici su vasti territori è un affare mondiale dei petrolieri e banchieri in affanno. che per fare cassa stanno comprando a quattro soldi milioni di pannelli cinesi di qualità scadente e col miraggio dell'energia altrenativa impongono alle nazioni il loro business. L'affare è fine a se stesso, qui in Italia non ci sono pianure immense come in Spagana o Francia, ecco allora che per compromessi internazionali siamo obbligati a comprare anche noi pannelli bufala e dato che non c'è spazio si è pensato bene di imbrattare quei terreni apparentemente incolti, solo per miopia di una politica che ha affossato l'agricoltura dei piccoli propritetari che incrementavano la qualità e la biodiversità, grande patrimonio delle nostre terre. Da aggiungere inoltre che parte del ricavato di questo immenso business serve a finanziare nuove trivellazioni petrolifere, sempre più costose perché sempre più profonde.

A proposito di Eolico: Fonte l' Informazione
“In Emilia-Romagna non c’e’ vento a sufficienza per gli impianti eolici. Eppure si vuole “coprire di pale tutto il crinale dell’Appennino tosco-emiliano”. A Camugnano, in provincia di Bologna, la societa’ Enel green power ha presentato un progetto per realizzare il piu’ grande impianto del nord Italia (con torri alte un centinaio di metri), al momento sottoposto alla valutazione d’impatto ambientale, mentre a Parma si parla di un piano energetico da 120 megawatt solo di energia eolica. Di fronte a questa prospettiva, i comitati di cittadini sono sul piede di guerra: hanno dato vita a un coordinamento extraregionale, la “Rete della resistenza sui crinali”, e hanno trovato anche una sponda istituzionale in Regione nel Movimento 5 stelle e in Sel. “In Emilia-Romagna non c’e’ vento utile- assicura Alberto Cuppini, portavoce della rete dei comitati- un impianto, per raggiungere il break even point, ha bisogno almeno di 2.000 ore di vento utile all’anno. In Emilia-Romagna, il massimo che e’ stato raggiungo nel 2010 e’ di 1.379 ore, pari a un’efficienza del 10%, inferiore anche alla gia’ bassa media nazionale di 1.500 ore utili di vento”. Insomma, gli impianti eolici in regione “stanno in piedi solo grazie agli incentivi” e persino il Piano energetico regionale “e’ sovradimensionato rispetto all’obiettivo di energia da fonti rinnovabili da raggiungere”. Andrea Defranceschi, capogruppo dell’M5s in Regione, ci tiene comunque ad assicurare. “Qui nessuno e’ contro le rinnovabili e l’eolico- spiega- ma bisogna coniugare la giusta necessita’ di energia verde evitando le speculazioni”.”

Insomma... Per chi ancora non l'avesse capito, è il Vento che fa girare le pale eoliche e NON viceversa, risulta quindi del tutto inutile fare impianti dove non c'è vento perchè la produzione continuerà ad essere minima e molto costosa, anzi sarà inversamente proporzionale!

per ulteriori informazioni
un altro interessante Articolo, sulle "bazze" del Fotovoltaico:
ENERGIA, VI SPIEGO LA FAVOLA DEL FOTOVOLTAICO

Con l’eolico industriale la Regione non promuove l’energia pulita, ma il dissesto ambientale’


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