martedì 21 dicembre 2010

IL CAPRIOLO NEL FERRARESE: UNA NUOVA REALTA' DA GESTIRE



CAMPOTTO. Il capriolo corre nelle valli di Argenta.
 Su questo anomala presenza, il Museo delle Valli di Argenta ospiterà, oggi dalle 9.30, il convegno dal titolo 'Il capriolo nel Ferrarese: una nuova realtà da gestire'. Il capriolo è una delle specie di cui è stata accertata la presenza nell'Oasi di Campotto, anche se non sono ancora disponibili dati dettagliati su quanti esemplari siano presenti.  Una prima giornata di monitoraggio si è svolta il 16 aprile 2010 ed ha confermato la presenza della specie nel Bosco del Traversante. Per essere però più precisi si rendono ovviamente necessari altri censimenti per stimare la consistenza del popolamento. Su questo e sugli aspetti relativi alle gestione del capriolo, interverranno vari esperti del settore: Davide Angeli (tecnico faunistico), Marino Bersanetti (Presidente Provinciale Federcaccia di Ferrara), Elisabetta Mantovani (Dirigente Servizio Protezione Flora e Fauna della Provincia di Ferrara), Ruggero Spadoni del Parco Regionale Delta del Po Emilia Romagna ed Elisabetta Raganella Pelliccioni dell'Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (Ispra).


Si è svolto venerdì 17/12 u.s., il convegno sopra citato.... che il capriolo abbia raggiunto il ferrarese, è una certezza, anche se per il momento "ce ne sono così tanti", che non li hanno ancora visti.... si sa che ci sono, per via delle tracce riscontrate..... come faranno a fare i censimenti, mi piacerebbe proprio saperlo!!!

L' amministrazione provinciale di Ferrara da "sempre attenta alla salvaguardia ed alla tutela dell'ambiente e della fauna selvatica"...

due oasi distrutte senza permesso in meno di un anno e 31 caprioli che non sapremo mai che fine hanno fatto...

ha pensato bene di occuparsi del "problema caprioli"... io non c'ero, l'ho imparato solo sabato 18, ma mi è stato riferito che il convegno è stato un inno al capriolo... eh, ma che bello.... eh, ma bene... evviva la biodiversità, evviva il Capriolo... ecc ecc...
le conclusioni, attenti però perchè appena raggiungono un certo numero, bisognerà preoccuparsi di farli fuori, "prima che loro facciano fuori noi"...... questa è organizzazione, devono ancora radicarsi e già si pensa a come eradicarli....

nel frattempo nella Provincia di Ferrara, ci sono 550 ettari di oasi a rischio distruzione, perchè non c'è nessuna legge o regola che le tuteli e nessuno fa niente...

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