sabato 11 dicembre 2010

No, all' Autostrada E55 !!!

Sono lotte "impossibili", ma per fortuna ci sono ancora degli irriducibili che non si arrendono mai!!!

Buona Fortuna!!!

Nasce un comitato nazionale

contro la E55

E' nata una 'rete' di oppositori alla E55. Si chiama Rete Stop Orte-Mestre e vi fanno parte il Movimento 5 Stelle Ravenna, Ravenna Viva, Attac Ravenna e l'Associazione Collettivo Byzantium Onlus.

Annunciamo con soddisfazione la nascita della Rete Nazionale Stop Mestre-Orte, un risultato per il quale CAT e Rete NO-AR hanno lavorato incessantemente da anni.

Numerose le adesioni anche di associazioni nazionali del calibro di Legambiente, WWF, Italia Nostra … ora siamo davvero meno soli nella lotta contro quest’opera faraonica quanto devastante.
Ecco la loro posizione: "La Orte-Mestre è un'autostrada di 400 km che attraverserà 5 regioni(Lazio, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Veneto) 11 provincie e 48 comuni. 135 km saranno di nuova realizzazione tra Ravenna Nord eMestre.

Verranno impattate pesantemente aree di grande valore paesaggistico e naturalistico quali la Laguna di Venezia, La Riviera del Brenta, le Valli di Comacchio e del Delta del Po, le Valli dell'Appennino Centrale, il Parco delle Foreste Casentinesi. Complessivamente interesserà 22 aree SIC e ZPS (aree tutelate in ambito comunitario) distribuite lungo tutto il tracciato.

L'11 dicembre 2010 segna una data importante per le associazioni, i comitati, e tutte le organizzazioni che nei vari territori, attraversati dal nuovo asse autostradale si battono contro la realizzazione di quest'opera: nasce finalmente la Rete Nazionale Stop Orte-Mestre.
Le adesioni raccolte fino ad ora vedono la partecipazione di importanti e qualificanti organizzazioni nazionali come WWF, Legambiente, Italia Nostra, Mountain Wilderness...ma sono tantissime le associazioni, i comitati, le articolazioni locali di movimenti e forze politiche, le personalità che hanno già sottoscritto l'appello. Si tratta di una prima importante risposta del variegato mondo ambientalista dopo che lo scorso ottobre la commissione VIA nazionale ha dato semaforo verde al progetto preliminare con un parere a dir poco scandaloso.

La commissione, infatti, pure esprimendo parere favorevole, ammette che lo Studio di Impatto Ambientale fa acqua da tutte le parti: dal rischio idrogeologico, all'inquinamento atmosferico, dalla mancata valutazione degli impatti su aree di pregio e sul paesaggio, all'assenza di una valutazione sull'inquinamento acustico; sono innumerevoli le carenze nella documentazione presentata dai proponenti. Diciamo francamente che il progetto preliminare elaborato da ANAS non doveva nemmeno essere sottoposto alla procedura di VIA perché manca di uno studio di fattibilità economico-finanziaria, che giustifichi la costruzione dell'autostrada, fondato su dati certi rispetto ai flussi di traffico, alla domanda di mobilità e ai pedaggi che verrebbero applicati.
L'infrastruttura costerà circa 10 miliardi di Euro per una durata di 11 anni di cantiere. Ancora una volta si è scelto di privilegiare una soluzione arretrata e costosissima mentre si tagliano contemporaneamente i fondi ai trasporti pubblici (meno 800 milioni - Legge Finanziaria 2010) ed alle modalità di trasporto più sostenibili (ferrovia e mare).
La Rete Stop Orte-Mestre indica come alternative più sostenibili e meno costose: la messa in sicurezza immediata di E-45 e SS 309 Romea, il potenziamento delle infrastrutture esistenti (es. A-13), il riequilibrio modale a favore del trasporto marittimo e ferroviario, così come previsto dalle politiche europee per la mobilità sostenibile.
La Rete Stop Orte-Mestre si propone in primo luogo di sensibilizzare le popolazioni locali sugli effetti dannosi che questa infrastruttura avrebbe sulla salute dei cittadini e sull'ambiente, ma anche di contrastare l'Iter autorizzativo ricorrendo alla Giustizia Amministrativa ed alla Commissione Europea.

Per maggiori info mandateci una mail a

 info@retenoar.org

Cel.. 338/1678008 (Mattia Donadel)

348/7786944 (Cinzia Morsiani)

 Tratto da ReteNoAr.org
e da Ravenna Notizie dell 11/12/2010

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