Repubblica Ambiente Online |
http://www.repubblica.it/ambiente/ ... retorico, demagogico, senza un filo conduttore, la linea è quella di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, si spara addosso al governo quasi sempre giustamente e si beatifica l'opposizione di sinistra, quasi sempre sbagliando.... in ogni caso anche in una rivista squinternata come questa, dove si usa l'ambiente per fare un favore alla politica e agli affari, quando invece dovrebbe essere la politica che serve l'Ambiente, in mezzo a tante cazzate si possono leggere articoli interessanti....
questo è un esempio di cazzata, con tutta una serie di numeri a caso e soprattutto parole a caso e senza senso...
4mila litri d'acqua a bistecca gli sprechi che non vediamo
Una bella fiorentina al sangue da 3 etti costa 4.650 litri di acqua. Per il contorno di patate arrosto che l'accompagnano ce la caviamo con 25 litri. Il piatto di ciliegie fa 373 litri. E la tazzina di caffè 140. A tavola non contano solo le calorie: senza accorgercene divoriamo un fiume di acqua che è servita a coltivare e ad allevare i prodotti che finiscono nel nostro piatto. E, quando buttiamo via il cibo, buttiamo anche l'acqua che contiene.....
come dicevo numeri al vento appunto.... ridicola poi, una delle notizie in fondo alla pagina......
Nella campagna Last Minute Market contro lo spreco idrico, sostenuta da Eni e Unicredit e presentata domani a Roma, si precisa che l'88 per cento delle risorse idriche è consumato dall'11 per cento della popolazione mondiale.
Non credo proprio che ENI abbia titoli per insegnare alla gente a stare al mondo e anche Repubblica anziché sparare numeri a caso, e santificare le multinazionali, faccia piuttosto un'inchiesta sull'acqua persa dalla rete idrica italiana..... e sul fatto che ci siano ancora tubature in amianto a distribuire Acqua!!!
Altro esempio di articolo senza ne capo ne coda e non si capisce dovesse volesse arrivare è questo...
In poco più di trent'anni il Masai Mara ha perso oltre due terzi della sua fauna selvaggia. Un paradiso della biodiversità a rischio estinzione. Crescono, invece, i capi di bestiame dei pastori: sono aumentati del 1.100%.
Naturalmente la realtà è tutt'altra e non è così banale... notare anche come in maniera subdola si sminuisca il danno dei bracconieri, e si "colpevolizzino" tribù che non hanno nulla e cercano solo di soppravvivere...
Nessun commento:
Posta un commento